La città di Bergamo custodisce sin dalla sua nascita il segreto di un’antica tribù, i Celti e presenta tutt’oggi il fascino di una roccaforte naturale immersa nel verde. La città si suddivide in due parti chiamate Città Bassa e Città Alta. Quest’ultima ospita i monumenti più significativi mentre la parte bassa, pur essendo ugualmente antica, è stata resa moderna grazie a degli interventi di urbanizzazione. Queste due porzioni di abitato sono separate dalle cosiddette mura venete annoverate nel 2017 come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO

Le radici storiche della città

Bergamo è una città con una storia tutta da raccontare poiché racchiude ancora molti misteri e curiosità da svelare e assolutamente da conoscere. Andiamo quindi a scoprire di più sulla “città dei Mille”.

La città di Bergamo in epoca romana

Come abbiamo già visto, Bergamo era in origine un insediamento di una tribù celtica fino a che divenne municipio romano nel 49 a.C. I resti della famosa Bergomum sono ancora visibili nei musei e nelle aree archeologiche della città alta. Nel V secolo Bergamo venne distrutta dal passaggio di Attila e rimase spopolata fino all’epoca medievale in cui divenne un centro indispensabile e popoloso sotto il dominio di Milano che la conquistò nel 1264. Dopo aver subito diverse dominazioni tra i Visconti di Milano e Giovanni di Boemia, Bergamo vede il suo periodo più florido durante la dominazione da parte della Repubblica di Venezia.

La fortificazione della città di Bergamo da parte della Repubblica di Venezia

È nel 1428 che Bergamo entra a far parte della Serenissima. I Veneziani avviano un’opera di ricostruzione della città vecchia ed ergono imponenti mura difensive. La fortificazione della città era fondamentale in quanto all’interno dello stato veneto Bergamo si trovava in una posizione di confine e l’obiettivo dei veneziani era appunto quello di rafforzare le difese alle frontiere. Inoltre, Bergamo e Venezia instaurano un rapporto alleato sia sul fronte politico che su quello culturale ed economico.

Tutto quello che oggi è possibile vedere nel centro storico di Bergamo risale a questo periodo, tra cui la Cittadella, la Piazza Vecchia, il Palazzo della Ragione, il Palazzo Nuovo e molto altro ancora. Sempre al periodo medievale risalgono i monumenti come la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Rocca la cui costruzione è stata avviata da Giovanni di Boemia conosciuto come Giovanni di Lussemburgo.

Bergamo e Garibaldi

Nel 1815 la città di Bergamo viene ceduta all’Austria dopo il Congresso di Vienna. Gli austriaci furono i fautori della prima industrializzazione del territorio bergamasco. Nel 1859 Garibaldi liberò Bergamo dal dominio austriaco e quindi la città divenne parte del Regno d’Italia e protagonista assoluta del Risorgimento italiano. Bergamo è anche una delle città benemerite del Risorgimento per le azioni particolarmente patriottiche compiute dalla città in questo periodo e che ha visto la partecipazione volontaria di ben 179 bergamaschi all’impresa dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi.

La Bergamo del Novecento

Bergamo ha rappresentato un crocevia di politica, ma anche arte e cultura. La città è stata risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e il Novecento per Bergamo rappresenta il secolo del cambiamento architettonico e non solo. Innovazione e modernità ridefiniscono le linee della città che mantiene ed esalta la sua lunga tradizione e storia millenaria.

Lo spirito di Bergamo è ben visibile nella Città Alta, e lo si può ammirare più di tutto nella stratificazione della Basilica di Santa Maria Maggiore che è un insieme unico di stili e di capolavori, tra storia e modernità. Inoltre, oggi Bergamo rappresenta una città economicamente florida e un centro commerciale e finanziario fondamentale all’interno della regione della Lombardia; la provincia di Bergamo è davvero nota nella Regione per via delle aziende che vi hanno sede.

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